Nel 2014 hanno chiuso complessivamente 35mila aziende dei settori commercio e turismo. La stima è della Confesercenti che ha conteggiato, tra gennaio e dicembre 91.975 cessazioni, a fronte di 56.677 nuove aperture.

A crescere è anche il numero delle aziende che non riesce a sopravvivere nei primi tre anni, ormai prossimo al 40% contro il 30% di appena quattro anni fa.

A partire dal 2015, però, Confesercenti prevede una netta “inversione di tendenza”, trainata dal turismo, che consentirà “un lento ripopolamento del tessuto imprenditoriale” e che si avvarrà della rinascita dei piccoli negozi alimentari, del “boom dell'e-commerce” e di quello alternativo. Crolleranno in previsione, invece, “i non specializzati”.