La crisi “non è andata in ferie”, anzi, nei mesi estivi ha continuato a produrre danni nel territorio della provincia di Perugia. E la Cgil non può e non intende “fare il notaio” della situazione, limitandosi a firmare accordi per la cassa integrazione o per la mobilità. E' per questo che il segretario generale della Camera del Lavoro di Perugia, Mario Bravi, ha annunciato stamattina, nel corso di una conferenza stampa tenuta insieme a tutta la segreteria provinciale, una settimana di mobilitazione straordinaria dal 15 al 22 settembre, che vedrà la Cgil impegnata in 5 iniziative nei vari territori della provincia.

Ma prima di tutto Bravi ha illustrato il quadro della situazione: “I dati ci dicono - ha affermato il segretario - che da gennaio a maggio 2009 nella nostra provincia la mobilità è aumentata dell'86%, la disoccupazione è triplicata, la cassa integrazione è cresciuta del 460%, mentre 550 aziende del territorio hanno fatto richiesta di cassa integrazione in deroga”. Numeri che si commentano da soli e che, secondo Bravi, non sono destinati a migliorare, anche se il Pil dovesse dare segnali di risalita, “segnali che per ora – ha osservato il sindacalista – non si vedono affatto”.

Il rischio indicato dalla Cgil,
è dunque quello che, quando dalla crisi effettivamente si uscirà, l'apparato produttivo umbro sia ormai compromesso e ridimensionato. “Il nostro timore – ha detto ancora Bravi – è che senza un intervento deciso, anche da parte delle associazioni datoriali e delle istituzioni, con il passare del tempo i dati sulla cassa integrazione e quelli sulla mobilità si vadano invertendo, con le conseguenze drammatiche che sono facilmente intuibili”.

La Cgil lancia poi un allarme ancora più forte rispetto al “clima di paura” che si comincia a respirare in moltissime aziende e che porta spesso i lavoratori a “gesti eclatanti e talvolta pericolosi” (vedi l'ultimo episodio di Cenerente in cui un lavoratore senza stipendio da mesi è salito in cima a una gru minacciando di buttarsi).

Di fronte a questo quadro il sindacato provinciale ha deciso appunto di mettere in piedi una serie di iniziative di mobilitazione in tutto il territorio provinciale. Si partirà il 15 settembre a Marsciano (davanti alla Emu), per spostarsi il 16 a Nocera Umbra di fronte allo stabilimento Merloni. Il 17 sarà la volta di Castiglione del Lago (davanti alla Euroservice), mentre il 21 settembre il sindacato si sposterà nell'Alta Umbria, ad Umbertide (davanti alla Terex).

A conclusione di questa settimana di mobilitazione la Cgil di Perugia organizzerà il 22 settembre un presidio davanti alla Prefettura del capoluogo umbro, simbolo del Governo nazionale, per chiedere in primo luogo garanzie sugli ammortizzatori sociali, a partire dal raddoppio della Cassa integrazione. “Vorremmo che questa manifestazione fosse il più possibile unitaria – ha concluso Mario Bravi – e per questo invitiamo formalmente Cisl e Uil, oltre alle istituzioni e alle forze politiche che vorranno partecipare, ad essere con noi il prossimo 22 settembre per chiedere al Governo di fare di più di fronte a questa crisi”.