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Dopo la ratifica dell’accordo bilaterale tra Italia e Albania sulla sicurezza sociale, approvata dal Senato lo scorso 5 marzo 2025, la Cgil organizza un’iniziativa pubblica per informare lavoratori e lavoratrici sugli effetti concreti della convenzione in attesa che l’Inps emani al più presto la circolare applicativa necessaria per renderla pienamente operativa. L’appuntamento è fissato per il 24 maggio 2025, alle ore 9.30 a Perugia, presso la sede della Cgil e sarà trasmesso in diretta Facebook sulle pagine di Cgil Umbria e Fillea Umbria
Cosa cambia per lavoratori e lavoratrici
L’accordo, firmato a Roma nel febbraio 2024 e ora ratificato, rappresenta un passo decisivo nella tutela previdenziale e sociale di chi ha lavorato tra Italia e Albania. In particolare, la Convenzione prevede: la totalizzazione dei contributi versati in entrambi i paesi per il raggiungimento dei requisiti pensionistici; Parità di trattamento per cittadini italiani e albanesi; esportabilità delle prestazioni, come pensioni, malattia, maternità e disoccupazione; protezione per familiari superstiti e categorie speciali di lavoratori. Secondo le stime, oltre 250.000 persone potrebbero beneficiare dell’accordo.
Un’intesa storica, ma ancora incompleta
Aprirà i lavori del 24 maggio Dragos Harabagiu, della segreteria Fillea Cgil Umbria. ”La convenzione - dice - per il settore che rappresento è una svolta per oltre 60.000 lavoratori albanesi coinvolti nelle costruzioni, così come per coloro che sono impiegati in altri comparti e ai quali si aggiungono i numerosi cittadini italiani presenti in Albania che potranno beneficiare di questa intesa”.
“Nonostante la ratifica rappresenti una vittoria importante frutto di anni di iniziative, anche sindacali, la Convenzione non è ancora operativa”, attacca Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale. Manca infatti la circolare applicativa dell’Inps, “che dovrà definire le modalità pratiche per accedere alle nuove prestazioni e diritti”.
“Il 24 maggio vogliamo dare risposte concrete e spiegazioni chiare a lavoratori e lavoratrici. Ma vogliamo anche ribadire con forza che serve subito l’intervento del ministero del Lavoro e dell’Inps. Ogni giorno di ritardo è un giorno in cui quei diritti restano solo sulla carta”, dichiara invece Roberto Panico coordinatore regionale dell’Inca Umbria.
Diritti, cittadinanza e partecipazione
L’iniziativa di Perugia sarà anche un’occasione per riflettere sul valore della cittadinanza sociale e del diritto alla protezione per chi lavora, in un momento storico in cui è urgente difendere e ampliare i diritti delle persone in mobilità. A poche settimane dai referendum dell’8 e 9 giugno, la Cgil coglierà infatti l’occasione per collegare il tema della sicurezza sociale a quello della partecipazione democratica. “Diritti, lavoro e cittadinanza sono legati. Per questo invitiamo tutte e tutti a partecipare al voto, perché è anche così che si difendono e si costruiscono nuove tutele” afferma Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil umbra, che chiuderà l’iniziativa del 24 maggio.