In una lettera unitaria, inviata al ministro Martina, le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, ribadiscono, come già espresso in occasione delle riunione del 10 febbraio, forte preoccupazione sulla possibilità dell’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nelle altre Forze di Polizia, come prospettato dall’art. 7 del ddl 1577 all’esame del Senato.

“Il timore – spiegano Fai, Flai e Uila – è che si provveda ad una riorganizzazione senza salvaguardare l’occupazione; in particolare, vorremmo avere rassicurazioni sulla sorte degli operai forestali degli uffici territoriali per la Biodiversità, altamente specializzati e con competenze che difficilmente si integrerebbero in altre Forze di Polizia perché vocate alla tutela dell'ambiente. Il Corpo Forestale, inoltre, ha funzioni e prerogative che necessitano di una piena autonomia operativa che andrebbe consolidata e rafforzata, invece che dissipata, anche per le potenzialità che si possono cogliere attraverso una possibile riforma del Corpo stesso”.

A tal proposito i sindacati ricordano il ruolo fondamentale svolto dal Corpo forestale dello Stato per due importanti emergenze che hanno interessato il Paese: l’azione sulla "Terra dei fuochi" e il contrasto all’epidemia di "Xylella Fastidiosa" che ha colpito gli ulivi. Eventi come questi si affrontano anche grazie alle professionalità presenti nel Corpo Forestale.

Inoltre, proprio in questi giorni gli operai forestali degli Uffici Territoriali per la Biodiversità, con la loro competenza e versatilità, sono fortemente impegnati nei cantieri dell'Expo per le opere di piantumazione e manutenzione del verde. Pertanto, pur in un’ottica di riorganizzazione ed efficientamento, è opportuno salvaguardare e garantire la piena autonomia del Corpo Forestale dello Stato, Fai, Flai e Uila "chiedono di avere chiarimenti sul futuro del Corpo Forestale dello Stato, dei suoi dipendenti ed in particolare degli operai agricoli e su come il ministero ha agito e intende agire per ottenere dagoverno e Parlamento idonee garanzie in merito”.