Dopo quasi dieci anni di attesa, è stato firmato all’alba di oggi (mercoledì 21 febbraio) a Roma, presso la sede dell’Aran, il rinnovo del contratto nazionale per il comparto delle funzioni locali. “Un contratto di valore, che produce miglioramenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori” commenta il segretaria generale Fp Cgil Serena Sorrentino. L’aumento è di 85 euro mensili (pari al 3,4 per cento), che sarà versato a partire dallo stipendio di marzo, cui si aggiungono un incremento delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e la rivalutazione del sistema indennitario.

“Il nuovo contratto - afferma in una nota il segretario nazionale Fp Federico Bozzanca - prevede un’ulteriore categoria economica per ogni area, la definizione delle sezioni speciali per la Polizia locale, la previsione della costituzione della sezione per il settore educativo, nonché un rinvio per poter rivedere il sistema di classificazione. Inoltre, rimane la normativa di miglior favore sul turno festivo infrasettimanale”. Per quanto riguarda specificamente la Polizia locale, viene dato più valore alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto grazie all'introduzione di un'indennità di funzione legata al grado.

"Siglata l'intesa per ccnl funzioni locali. Dopo quasi dieci anni si torna alla contrattazione e ai risultati. Mentre si preparano le assemblee per la decisione di lavoratori e lavoratrici, non ci fermiamo: vogliamo il contratto per il comparto sanità. Così su Twitter il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta il rinnovo. Un commento analogo, sempre su Twitter, arriva anche dal ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia: “Firmato il contratto enti locali. Ora 467 mila lavoratrici e lavoratori di Regioni, Comuni, Città metropolitane e Camere di commercio avranno un nuovo contratto. Concluderemo il percorso con la firma del contratto della sanità”. 

Tornando ai contenuti del contratto, la Fp Cgil evidenzia che è stato realizzato “un reale e visibile aumento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, con un avanzamento complessivo degli istituti del rapporto di lavoro: permessi, congedi, ferie, malattia”. Le ferie, ad esempio, potranno essere sospese in caso di lutto e, in via sperimentale, potranno essere fruite a ore. Per concludere, chiude Bozzanca, “più materie andranno alla contrattazione integrativa, dando finalmente più potere alle Rsu”.

Per la Funzione pubblica della Cgil, quindi, grazie “alla mobilitazione messa in campo in questi anni abbiamo raggiunto un grande risultato, che mette insieme salario, diritti e contrattazione”. Un risultato, conclude la categoria sindacale, che su questi punti “produce un deciso avanzamento, che chiude definitivamente questi dieci anni e che ci proietta avanti, riconoscendo il valore di chi garantisce servizi pubblici: per tutti, tutti i giorni”.