PHOTO
Contratto e referendum. Due temi fortemente legati per chi conduce da anni una battaglia sul lavoro “di qualità”, che sono al centro oggi (venerdì 10 marzo) dell’Assemblea delle delegate e dei delegati della Flc Cgil, che si tiene al Teatro Brancaccio di Roma (in via Merulana 244). "Siamo in attesa che il presidente del Consiglio indichi una data per il voto ai due quesiti referendari promossi dalla Cgil” dice il sindacato dei lavoratori della conoscenza, rilanciando con quest’iniziativa “la campagna #Con2Sì per l’abrogazione dei voucher e per la responsabilità solidale del committente negli appalti”.
A svolgere la relazione introduttiva è il segretario generale Francesco Sinopoli. Intervengono Marta Fana (Phd in Economics presso l’Istituto di studi politici di Parigi) e Michele Raitano (ricercatore di Politica economica all’Università La Sapienza di Roma). Nel corso dell’assise, condotta dalla giornalista e autrice satirica Francesca Fornario, prendono la parola alcuni rappresentanti di varie Rsu dei comparti della categoria. Si segnala, inoltre, il contributo a cura degli studenti dei licei musicali Domenico Cirillo di Bari e Don Milani di Acquaviva delle Fonti (Bari), accompagnati al pianoforte da Luigi Cippone.
A concludere l’Assemblea è il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, intervistata dal giornalista del quotidiano La Repubblica Roberto Mania. Al termine della assise, a partire dalle ore 14,30, sempre a Roma si tiene un presidio davanti al Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (in Viale Trastevere 76a), dove delegati ed esponenti sindacali andranno a rappresentare le istanze emerse durante i lavori della mattina. "Al centro delle nostre rivendicazioni - spiega la Flc - ci sono l’avvio immediato della trattativa per il rinnovo del Ccnl del comparto Istruzione e ricerca, l’idea di una scuola alternativa a quella prevista dalle deleghe della legge 107/2015, un piano di investimenti pluriennali sui comparti pubblici della conoscenza per la stabilizzazione dei lavoratori precari e per fermare il depauperamento della cultura e dei saperi in atto nel nostro paese".
“Il lavoro e il sapere non sono una merce”, dice la Flc Cgil, ricordando che “otto anni di mancati rinnovi contrattuali non hanno fatto altro che svalutare il sapere e mortificare il lavoro, precarizzando la vita di milioni di persone”. L’Assemblea è soprattutto un occasione per ascoltare “chi il sapere lo produce, diffonde e difende ogni giorno nelle scuole, nelle università, negli enti di ricerca, nelle accademie e nei conservatori di tutta Italia”.
I temi dell’Assemblea, continua la nota, sono quelli “della dignità violata del lavoro, di chi viene pagato con i voucher e di chi, lavorando nel sistema degli appalti, non vede garantito nessun diritto fondamentale”. Ma l’iniziativa sarà soprattutto, conclude la Flc, l’occasione “per ribadire che la riduzione degli spazi democratici sottratti dalla legge sulla Buona Scuola e dalla riforma Brunetta, in tutto il pubblico impiego, insieme al progressivo decremento delle risorse subìto dall’intero sistema formativo e di ricerca, hanno impoverito i luoghi della cultura e della conoscenza, e con essi le possibilità di sviluppo economico e democratico del nostro paese”.