Ai minimi storici dal dopoguerra. E' la previsione di Confcommercio relativa ai consumi pro capite del 2012 nel nostro Paese. A spiegarlo, nel corso di una conferenza stampa convocata per presentare dati e previsioni sulla crisi, è stato il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella.

La previsione di un calo del 2,7% dei consumi per quest'anno è stata rivista al ribasso, arrivando a -2,8%, con un ulteriore abbassamento dello 0,8% previsto per il prossimo anno. Secondo l'organizzazione per trovare un calo peggiore bisogna tornare agli Anni Trenta.

I commercianti hanno anche rivisto al ribasso le stime sul prodotto interno lordo. Le nuove cifre indicano un calo del Pil per il 2012 del 2,2% (dal -1,3% di marzo). E anche il 2013 peggiora: se nei mesi precedenti Confcommercio aveva previsto un pareggio, oggi stima una riduzione dello 0,3%. Anche il livello del Pil in Italia, quindi, “sta raggiungendo i suoi minimi storici”.

L'ufficio studi Confcommercio, poi, prevede che nessuna delle regioni italiane nel 2013 avrà recuperato i livelli di valore aggiunto procapite pre-crisi. In alcune regioni, addirittura, non saranno riagganciati i livelli del 1995, si tratta di Piemonte, Valle d'Aosta, Emilia Romagna, Umbria, mentre la Lombardia a malapena pareggia i conti.

Le regioni del sud, invece, sembrano avere una performance “meno peggiore”, sempre a confronto con gli anni '90, ma solo perché “da dieci anni a questa parte è ricominciato il fenomeno delle migrazioni da sud a nord stile anni '50”. Quindi sulle dinamiche procapite il Mezzogiorno puo' apparire migliore a causa “dell'effetto spopolamento”.

Nel 2011 Milano, Bolzano e Bologna sono state le province con il reddito prodotto pro-capite piu' elevato, rispettivamente 33,9, 33,4 e 31,2 migliaia di euro. In coda alla classifica Vibo Valentia con 13mila euro; seguono Agrigento (13,2mila) e Crotone (13mila). A spiegarlo e' stato il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, nel corso della presentazione del rapporto "Economie territoriali e il terziario di mercato".

Nel 2012, infine, ci saranno oltre 20 mila chiusure di negozi e "forse la stima potrebbe essere anche ottimistica". Ad affermarlo il direttore dell'ufficio studi di Confcommercio Mariano Bella presentando il Rapporto sulle economie territoriali e il terziario di mercato.