“Noi siamo il 99%” è stato lo slogan al centro delle proteste di “Occupy Wall Street”, poi ripreso in più parti del globo per sottolineare la sperequazione del modello economico che vede una strettissima minoranza detenere la grande parte della ricchezza e una larghissima maggioranza pagare invece sempre più gli effetti della crisi.

Ebbene, quell’1% di "happy few" (pochi felici) esiste davvero e da solo possiede il 48% della ricchezza mondiale. E tra questi pochi e felici ci sono anche 1,6 milioni di italiani. Lo rileva l'agenzia Agi che ha disaggregato i dati dello studio presentato da Oxfam (confederazione di 17 Ong che combattono la povertà in più di 100 Paesi) a Davos, in Svizzera, dove da martedì 20 gennaio è riunito sotto la 'montagna incantata' il gotha di economia e politica di tutto il mondo.

In particolare Oxfam ha calcolato che l' “1%” di paperoni del mondo è pari a 34,8 milioni di persone. Di questi 14,2 milioni sono negli Usa, 2,7 milioni in Giappone, 2,4 in Francia, 2 milioni in Gran Bretagna e Germania. Al quinto posto l'Italia, con 1,6 milioni, seguita - a sorpresa - dagli 1,3 milioni di super-ricchi in Australia, 1,2 in Cina, gli 1,1 milioni in Canada e i soli 700.000 della banca del mondo, la Svizzera.