"Il tema della violenza sulle donne rimane centrale soprattutto in giornate come questa". Lo afferma Valentina Porfidi, responsabile Welfare della Cgil di Terni, che spiega: "L’ennesimo atto di violenza avvenuto ieri nei confronti di una donna ternana di 47 anni, la cui unica colpa è stata quella di uscire dal lavoro e di recarsi presso la sua auto parcheggiata, è la testimonianza di quanto sia necessario un comportamento responsabile, inclusivo che metta al bando la violenza nelle relazioni".

"Esprimiamo solidarietà e vicinanza a questa donna e nostra concittadina", aggiunge la sindacalista. "Vorremmo non sentire anche per questo episodio parole come :” se l’è cercata” oppure “doveva stare piu’ attenta” o ancor peggio” chissà come era vestita?”…Vogliamo rimarcare e affermare con forza che il colpevole non è la donna, ma l’uomo. Che esso sia italiano, comunitario o extracomunitario, bianco o nero - aggiunge la sindacalista -. Il linguaggio, le parole o le battute che quasi inconsapevolmente si utilizzano, sia in questi casi, ma anche nel linguaggio comune, sta sfuggendo di mano".

 

"È necessario - conclude - ricomporre una società basata sul rispetto reciproco e ricreare un concetto di città vivibile, con un'adeguata illuminazione e magari pensare ad una differente organizzazione dei parcheggi gratuiti e a pagamento del centro cittadino, superando zone ghetto. Il determinarsi di ambienti sicuri e ben organizzati è indispensabile affinché si possa vivere la città di giorno e di notte, per uomini e donne".