La Cgil Sicilia ha riunito oggi, 3 ottobre, a Pergusa (En) gli operatori dei servizi, alla presenza del segretario generale Michele Pagliaro, della Presidente nazionale dell’Inca Morena Piccinini e di Mauro Soldini, presidente del consorzio nazionale dei Caaf. Il ruolo, non solo per gli aspetti assistenziali, ma anche “di tipo politico", di operatori che incontrano centinaia di persone e che possono produrre azione politica è stato rilevato dal segretario regionale d’organizzazione, Saverio Piccione, nella relazione d’apertura.

Piccione ha sottolineato che “l’iniziativa si inscrive dunque nel percorso congressuale. In una fase difficile come quella attuale sia dal punto di vista economico che da quello politico - ha rilevato - ascoltare la voce degli operatori dei servizi è importante, perché sono un importante avamposto, una trincea”. Negli anni in cui si acuisce la distanza nord - sud e aumentano le disuguaglianze,  in epoca di tagli al welfare “i servizi- ha detto Piccione- costituiscono un importante  snodo e nostro obiettivo è dare loro forza  e riqualificarli rivedendo anche i modi in cui affrontare i compiti istituzionali. Stiamo, ad esempio, lavorando per unificare Caf e Società dei servizi – ha affermato - per andare oltre i 730 e l’Isee”.

Morena Piccinini ha sottolineato “l’importanza di un’iniziativa che punta a un approfondimento sulle attività di tutela che sono una parte fondamentale del rapporto con lavoratori e pensionati. I servizi e le categorie - ha aggiunto - cercano di ricondurre a un unicum i diritti delle persone, quelli che riguardano il lavoro e quelli di cittadinanza”. “L’iniziativa di oggi - ha rilevato Mauro Soldini - dà il segno che l’attenzione ai servizi e alle  tutele individuali è la strada maestra per rendere più vicina la Cgil ai bisogni delle persone rappresentandole non solo nei luoghi della contrattazione ed esaltando la nostra capacità di accogliere e ascoltare”. “In Sicilia ancora più che altrove - ha affermato Michele Pagliaro - i servizi sono uno dei modi per dare risposta a un cittadino sempre più disorientato, ma anche per fare rete, insediamento territoriale e proselitismo. In tal senso sono l’espressione più autentica della confederalità. Dando anche un prezioso contributo sul terreno della politica- ha aggiunto- come è stato in occasione della raccolta di forme per la Carta dei diritti, in epoca di crisi, di tagli, di disintermediazione”.