La Legge di stabilità risparmia sulla salute dei lavoratori. A lanciare l’accusa è la Cgil Reggio Calabria-Locri, sottolineando come “la definizione di lavori usuranti non esisterà più, perché viene mascherata con la definizione di lavorazioni particolarmente faticose e pesanti”. A questo si aggiunge “la riduzione da 383 a 233 milioni di euro a decorrere dal 2015 delle risorse del Fondo costituito al fine di concedere il diritto al pensionamento anticipato ai lavoratori dipendenti impegnati in particolari lavori o attività (usuranti) che maturano i requisiti per l’accesso al pensionamento a decorrere dal 1 gennaio 2008”. Il governo Renzi, spiega il comunicato, risparmia 150 milioni di euro sulla salute dei lavoratori: “il lavoratore (avente diritto), che non rientra nel budget economico pre-definito, sarà costretto a proseguire nel lavoro, per esempio in galleria o su un ponteggio, ben oltre la soglia dei 62 anni”.