Un secco no, quello della Cgil Puglia, alle trivellazioni nel mare Adriatico. "Noi – ribadisce con forza Antonella Morga, segretario della Cgil regionale – teniamo a cuore la nostra regione, per quanto riguarda l’ambiente, il turismo, l’ecosostenibilità e l'ecocompatibilità. Le multinazionali non possono venire a fare speculazioni e a deturpare le risorse naturalistiche della nostra terra, spacciandola per regione a presunta vocazione petrolifera, e quindi ingannando la gente parlando di 'forte impatto occupazionale', che ne deriverebbe e che invece è falso. Chiediamo al Governo di ripensare le politiche di rilascio e concessione alle multinazionali del petrolio che distruggono l’ambiente, creando ferite insanabili sul territorio, mettendo a rischio le risorse che la Puglia possiede".

"La Cgil è in campo da tempo – continua la dirigente sindacale –, insieme ad associazioni e cittadini che hanno a cuore una Puglia attrattiva internazionale, organizzando e partecipando attivamente ad iniziative e manifestazioni già anni fa contro le prime avvisaglie di trivellazioni nel mar Adriatico. E ci fa piacere constatare che non siamo soli, perché anche altre regioni come Abruzzo e Molise sono scese in campo per evitare lo scempio, esprimendo grande preoccupazione per l’incedere inesorabile dei processi autorizzativi delle trivellazioni".

"È necessario che la Puglia, insieme alle altre regioni, le cui coste sono interessate dalle concessioni date alla Spectrum, ovvero, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, impugnino gli atti del ministero dell’Ambiente dinnanzi al Tar entro 60 giorni o dinnanzi al Capo dello Stato entro 120, dando continuità ai pareri negativi espressi negli scorsi anni sia politicamente, con delibere di giunta e consiglio regionale, sia sotto l’aspetto amministrativo, ricorrendo, nel caso della Puglia, nel marzo 2015, alla Corte Costituzionale verso gli articoli 37 e 38 dello 'Sblocca Italia', specifici sul tema della ricerca d’idrocarburi a terra ed a mare", rileva l'esponente Cgil.

"Bisogna continuare ad investire sulle energie alternative e sulle risorse energetiche che da essere si determinano. Pertanto saremo in campo con le istituzioni in questa battaglia e plaudiamo all’uscita del nuovo governatore della Puglia con il quale lotteremo per fermare l’attacco sferrato al patrimonio regionale paesaggistico, naturalistico e marino della nostra regione", conclude Morga.