Bisogna tornare a investire nel sistema sanitario nazionale, e dunque nel personale. "Questa è l'unica via per dare credibilità al provvedimento che definisce i nuovi Lea, il ministro Lorenzin incontri i sindacati”. Così la segretaria confederale della Cgil Rossana Dettori, ribadendo come il Dpcm sia “un atto di fondamentale importanza per assicurare il diritto alla tutela della salute e alle cure dei cittadini", sottolinea che "si tratta ora di darne compiuta attuazione”.

I continui tagli, denuncia Dettori, "hanno colpito il cuore del Sistema Sanitario: sono migliaia gli operatori in meno, come certificato dalla Rgs, e le conseguenze sono un sovraccarico di lavoro per i restanti e una riduzione dei servizi per i cittadini, così come rilevato dalla Fp Cgil in un focus specifico sul settore sanità”.

Per la segretaria confederale “questa situazione di sofferenza, nonostante l’impegno del personale, si riflette negativamente sui servizi offerti ai cittadini. Gli effetti più eclatanti - spiega - si riscontrano negli ospedali o addirittura nei pronto soccorso, come le cronache ci segnalano; gli effetti meno visibili, ma assai più dolorosi, sono l’impoverimento dei consultori e dei servizi sul territorio per gli anziani, i disabili, per chi soffre di disturbi mentali e dipendenze. L'impoverimento dei servizi territoriali - aggiunge Dettori - si scarica sullo stesso ospedale e sul pronto soccorso in un corto circuito che va interrotto".

“Per questi motivi, insieme a Cisl e Uil abbiamo chiesto un incontro al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Crediamo - conclude Rossana Dettori - che solo attraverso il confronto con i sindacati e con le associazioni dei cittadini si possano costruire le migliori condizioni per un'appropriata ed effettiva attuazione dei Lea, rafforzando il nostro servizio sanitario nazionale pubblico e universale”.