Si è concluso, il 10 aprile scorso, il primo percorso formativo sulla previdenza nelle Marche, dove è stato raccolto l’invito rivolto a tutte le strutture di Cgil, Inca e Spi nazionale, con la lettera del 20 dicembre scorso, con l’obiettivo di “fornire puntuali risposte sui temi previdenziali, coinvolgendo l’insieme del gruppo dirigente, in particolare chi, quotidianamente, ha un rapporto più diretto con i lavoratori e i pensionati” e l’ambizione di consegnare “una cassetta degli attrezzi” di natura previdenziale, per gestire meglio la propria attività sindacale.

Nelle Marche sono state organizzate due sessioni formative interprovinciali. Ogni sessione comprendeva sei moduli formativi, che sono stati svolti in quattro giornate. Durante le prime due, sono stati sviluppati: i sistemi previdenziali, le posizioni assicurative e l’accesso alle pensioni. Nella terza e quarta giornata: la previdenza complementare, la tutela delle lavoratici madri e dei lavoratori padri, la situazione politica e il confronto con il governo.

"Il percorso formativo  – ha rilevato Patrizio Francesconi, responsabile formazione Cgil Marche – era stato discusso e condiviso nell’ufficio formazione regionale, con la partecipazione delle Camere del lavoro territoriali e delle categorie regionali, favorendo con ciò la presenza successiva alle quattro giornate (40 presenze di cui 10 dello Spi e 30 delle altre categorie). Dal questionario finale di autovalutazione del corso è emersa una valutazione ottima sull’iniziativa, che ha suscitato molto interesse e partecipazione alla discussione (fase interattiva con il docente), partendo dallo stato dell’arte delle rispettive conoscenze e competenze ritenute dai più scarse/sufficiente l’approdo finale le  ha visto decisamente migliorate".

"Fra gli argomenti trattati, quelli che hanno trovato più interesse, anche per la loro spendibilità nei posti di lavoro, sono stati l’accesso alla pensione, la previdenza complementare e i congedi parentali. Forte e sentita la partecipazione alla discussione finale sulla parte politica e del confronto con il governo con Ezio Cigna, responsabile della previdenza pubblica presso la Cgil nazionale. Fra le osservazioni emerse, certamente la più significativa è stata quella di dare continuità a questo tipo di formazione con richiami periodici. Ottimo il giudizio sui docenti, i direttori dell’Inca, Silvia Cascioli di Pesaro e Matteo Cavalletti di Macerata", ha concluso il dirigente sindacale.