Questa mattina (30 marzo), presso la Provincia di Padova, si è svolto il secondo incontro per la vertenza Cementizillo, a seguito dell'apertura della procedura di mobilità per 66 dipendenti e la dichiarata cessazione dell'attività produttiva dello stabilimento di Este. All'esterno della sede, in piazzetta Zanellato, i lavoratori della Cementizillo di Este e una rappresentanza dei lavoratori della Italcementi di Monselice hanno animato un presidio.

"Nel corso dell'incontro - si legge in una nota della Cgil di Padova - c'è stata l'illustrazione di una interessante proposta aziendale, che prevede attività concrete di ricollocazione dei lavoratori nell'arco di 12 mesi. E' stato poi affrontato il tema della ricollocazione di una parte dei lavoratori in esubero presso i siti di Monselice e di Fanna. E' stato infine approfondito  - prosegue la nota - il tema relativo ad una quindicina di lavoratori da accompagnare ai termini temporali del beneficio pensionistico".

Secondo i sindacati si sono registrati "progressi positivi", anche se "mancano le risposte definitive indispensabili per chiudere la trattativa". "Non possiamo ritenerci soddisfatti - dichiarano Dario Verdicchio della Fillea Cgil e Rudi Perpignan della Filca Cisl - ma sicuramente l'incontro odierno ha fatto registrare da parte dell'azienda dei passi avanti significativi e delle aperture importanti. Le parti - proseguono i due sindacalisti - saranno riconvocate l'8 aprile dalla Provincia per tentare di definire i contenuti dell'accordo e di dipanarne gli ulteriori aspetti ancora aperti. Il tempo stringe - concludono Verdicchio e Perpignan - Il 12 aprile infatti termina la cassa integrazione straordinaria e per i 66 esuberi si profila il licenziamento, pertanto con i lavoratori metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per arrivare al miglior esito possibile di questa drammatica vertenza. Occupazione, responsabilità sociale e rispetto del territorio è quello che chiediamo con forza alla proprietà Zillo per l'oggi e per il domani".