Trasferimento dei lavoratori Ceme, su base volontaria, presso lo stabilimento di Trivolzio (Pavia), avvalendosi nel caso anche di ammortizzatori sociali conservativi come il contratto di solidarietà. E' questa la prima delle tre proposte avanzate dalla Fiom Cgil di Milano per risolvere la vertenza della Ceme Spa, azienda produttrice di pompe e valvole industriali, che ha comunicato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Carugate, dove sono impiegati 97 lavoratori. Il secondo "tassello" della proposta Fiom prevede che, "nel caso di passaggio (sempre volontario) dei lavoratori ad aziende terze", vi sia "la certezza dell’assunzione prima del licenziamento e precise garanzie normative e contrattuali". Infine "gli incentivi che Ceme Spa dichiara di voler mettere sul piatto devono essere chiare per consentire alle lavoratrici e ai lavoratori di poter decidere autonomamente se accettare l’esodo oppure no". "Queste - informa la Fiom milanese al termine dell'incontro presso Arilf avvenuto il 3 agosto - sono le proposte che formalizzeremo nelle prossime ore all’azienda. Il prossimo incontro presso Arilf è previsto per il 21 agosto, ultimo giorno della procedura. Ci auguriamo che il tempo che intercorre da oggi a quella data possa portare Ceme Spa a ragionare seriamente di alternative ai licenziamenti".