“Contrattare per includere, partecipare per contare – Cambia il lavoro, cambia la Cgil”: è il titolo del documento elaborato dalla commissione nazionale sul quale si svolgerà la discussione anche a Catania giovedì 25 luglio, nel corso della conferenza di organizzazione della Cgil provinciale che punta a dare più forza all’iniziativa sindacale nei luoghi di lavoro e e nei territori all'insegna del cambiamento. La conferenza si terrà a partire dalle 9,30 nella sala Verga del Teatro Stabile di Catania, in via Fava; interverranno il segretario della Cgil di Catania Giacomo Rota, il segretario di organizzazione Cgil Sicilia Saverio Piccione, e il segretario nazionale Cgil Fabrizio Solari. Saranno presenti rappresentanti istituzionali.

Sono 212 i delegati e le delegate della provincia di Catania che parteciperanno all’iniziativa, la metà eletta nei direttivi di categoria e fra le addette e addetti del sistema delle tutele e dei servizi della Cgil. Gli altri componenti fanno parte del direttivo della Camera del lavoro. Ci saranno tutti: pensionati, precari, disoccupati, mondo studentesco, lavoratori del pubblico impiego, medici, edili, operai, migranti, che interverranno per delineare il nuovo percorso che la Cgil futura intende darsi. Il 23 per cento dei partecipanti è rappresentato da under 35 di diversa provenienza: studenti, disoccupati, lavoratori: rappresenteranno, comunque,  tutte le categorie. I pensionati rappresentano  il 25 per cento della platea complessiva, mentre Il 70 per cento è costituita da lavoratori di tutti i settori e da attivisti delle leghe Spi. Le donne rappresentano circa il 45 per cento del totale.

"La conferenza di organizzazione è un grande strumento di democrazia interna al sindacato, ma è anche un momento di apertura e dialogo con lil territorio – sottolinea il segretario generale Giacomo Rota –. La Cgil di Catania, per esempio, intende rafforzare la presenza nei territori delle Camere del lavoro e intende dare agli iscritti e ai cittadini servizi sempre più rispondenti alle nuove istanze. Per questo  è fondamentale il tema dell' integrazione trai vari servizi e le categorie che la Cgil offre".

I servizi, aggiunge il sindacalista, "sono uno dei ponti tra il sindacato e la realtà dei cittadini, soprattutto le fasce deboli, che oltre agli anziani, ai giovani, alle donne e ai disoccupati, includono i i migranti che si aspettano la nostra accoglienza e la nostra tutela o i cittadini exracomunitari già inseriti nel tessuto cittadino, magari già da anni ma ancora con pochi diritti".