No ai pregiudizi sull'affidamento di bambini a coppie gay: un minore può crescere in modo equilibrato anche in una famiglia omosessuale. Lo certifica una sentenza di oggi (11 gennaio), con cui la Cassazione ha confermato l'affidamento esclusivo di un bimbo alla madre che convive con un'altra donna.

Secondo la Cassazione, infatti, non è altro che un "mero pregiudizio" sostenere che "sia dannoso per l'equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale". Lo riporta l'Adnkronos.

La Prima sezione civile (sentenza 601) si è così espressa affrontando il caso scatenato da una causa di affidamento tra un uomo di religione islamica E.T. S. che aveva avuto un figlio con una donna italiana I.B., residente a Brescia, che successivamente era andata a convivere con un'amica.

Una 'sentenza storica, i candidati agiscano di conseguenza'. E' il commento di Arcigay alla sentenza della Cassazione sui figli affidati a famiglie gay. 'Ancora una volta - afferma il presidente Flavio Romani - un tribunale italiano da' ragione alla famiglia composta da persone dello stesso sesso. La Corte ribadisce quello che ripetevamo da tempo, cioè che un bambino cresce in una famiglia di mamma e mamma o di papà e papà esattamente allo stesso modo di un bambino che cresce in una famiglia uomo-donna".