In Italia sono ancora in funzione 6 ospedali psichiatrici giudiziari (Opg) nei quali sono recluse una media di 1.300 persone, di cui circa 100 donne. Lo riferisce l'associazione Antigone secondo la quale "un internato su sei ha conosciuto l'esperienza della coercizione".

Secondo Antigone infatti le condizioni di vita all'interno degli opg sono dure: "Diversi sono i casi di detenzione ingiustificata, eccessivo l'uso dei letti di contenzione. Le strutture sono spesso sovraffollate e sporche".

In tutti gli Ospedali
psichiatrici giudiziari italiani sono presenti una o più sale di coercizione, con letti con cinghie di cuoio e in alcuni casi un buco al centro per i bisogni fisici. Il dato è preoccupante in sé, spiega Antigone, perché la pratica della coercizione è di per sé violenta, e non mancano casi di internati costretti al letto di coercizione sino a 14 giorni di seguito.

Secondo l'ultimo dato
ufficiale fornito dal Dap, riferisce Antigone, nel 2005 gli episodi di coercizione sono stati 515. Sul totale degli internati il 65,1% ha commesso un reato contro la persona, il 15,4% contro il patrimonio, il 4,9% contro la libertà sessuale.