Riprendono gli scioperi in Caprari di Modena malgrado i tentativi di Fiom Cgil, Uilm Uil e Rsu di sbloccare la vertenza e trovare soluzioni condivise. Ieri pomeriggio infatti si è svolto un incontro in Confindustria Modena per provare a sbloccare la vertenza, che si sta trascinando da quasi 6 mesi con oltre 50 ore di sciopero, sul rinnovo dell’integrativo e del salario aziendale.  La Rsu, responsabilmente, a fronte di questo incontro aveva bloccato tutte le iniziative di sciopero previste, fiduciosi di riuscire a trovare una soluzione che permettesse di far fare passi avanti alla vertenza. Sindacati e lavoratori hanno avanzato proposte sul salario che potevano essere oggetto di mediazione. L’azienda ha però rigettato questa proposta e ha dato disponibilità per un nuovo incontro al 9 dicembre, subordinando tale incontro al blocco di tutte le iniziative di sciopero.  La delegazione sindacale ha quindi deciso che non c’erano più le condizioni per lo stop alla mobilitazione e da stamattina sono ripresi gli scioperi che si protrarranno ogni giorno da qui a Natale. 

“É inaccettabile che l’azienda – afferma il segretario della Fiom Cgil di Modena Cesare Pizzolla - dopo aver beneficiato della moratoria degli scioperi, che ha consentito l’uscita della merci e dei camion, non sia venuta al tavolo con proposte utili a sbloccare la situazione. Rimane inspiegabile come di fronte ad una delegazione sindacale disponibile a trattare e a fermare la mobilitazione, l’unica risposta dell’azienda sia stata:dovete prendere meno salario dell’anno scorso”.  “Vorrei ricordare – continua il segretario della Fiom/Cgil - che siamo di fronte ad un’azienda che negli ultimi quattro anni 2011-14 ha distribuito più di 4 milioni di euro di dividendi ai soci e non pensa che sia utile redistribuire salario anche fra i lavoratori”.  Ultima beffa ai lavoratori stamattina, quando è comparso un comunicato aziendale che attraverso la minaccia di denuncia nei confronti dei lavoratori, mira a intimidire e depotenziare le iniziative di sciopero che in Caprari hanno sempre avuto un’alta adesione fra gli addetti in produzione.  “Tale comunicato – aggiunge il segretario Fiom Pizzolla – sarà oggetto di verifica legale da parte della Fiom per capire se ci saranno gli estremi di denuncia dell’azienda nell’intento di tutelare i lavoratori e la loro dignità”.