Nuova ondata di scioperi e proteste in Grecia contro il pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014, considerati indispensabili dai rappresentanti dei creditori internazionali del Paese in cambio dell'ultima tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro. 

La settimana si apre con il secondo sciopero di 24 ore dei giornalisti (dopo quello di mercoledì scorso) per protestare contro l'intenzione del governo di incorporare l'Ente previdenziale del personale che lavora nel settore dei media (Etap-Mme) all'Ente nazionale per le Prestazioni di Servizi Sanitari (Eopyy).

Martedì e mercoledì, invece, ci sarà lo sciopero generale di 48 ore proclamato dai principali sindacati del settore pubblico (Adedy) e quello privato (Gsee) e quindi si fermeranno tra gli altri i dipendenti della sanità e della pubblica istruzione, i funzionari dell'erario, delle banche e delle Amministrazioni locali.

Aderiscono giudici e avvocati che incrociano le braccia per l'intera settimana, i farmacisti e i lavoratori della compagnia ellenica per l'energia elettrica (Deh) che hanno annunciato uno sciopero di 48 ore ripetuto a partire da oggi. E le navi rimarranno nei porti in seguito alla decisione della Federazione nazionale lavoratori marittimi di aderire all'agitazione, mentre i mezzi di trasporto urbani hanno iniziato da stamani una lunga serie di scioperi. Martedì a partire dalle 10 stop di tre ore anche per i controllori di volo, che isolerà la Grecia dal resto del mondo.

Le centrali sindacali Gsee e Adedy hanno in programma per domani alle 11 una grande manifestazione nel centro di Atene mentre il Pame, sindacato vicino al Partito Comunista di Grecia (Kke) ha dato appuntamento a simpatizzanti e iscritti alle 10.30 nella centrale piazza Omonia. Anche per mercoledì, giorno in cui il Parlamento voterà il pacchetto delle misure di austerità, è in programma una serie di manifestazioni a partire da quella indetta da Gsee e Adedy nel pomeriggio nella centralissima piazza Syntagma di fronte al Parlamento.