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“Il cuore della proposta del governo è un contratto a monetizzazione crescente”. A dirlo è la segretaria generale Cgil Susanna Camusso, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali sull’attuazione del Jobs Act, come riporta la Cgil nazionale su Twitter. Camusso ha poi aggiunto, secondo quanto scrivono le agenzia di stampa, che con questo tipo di contratto “si passa da una tutela reale, concreta, alla monetizzazione di quella tutela”. La leader Cgil ha anche sottolineato che, “al netto delle divergenze, che restano tutte, è difficile avere un confronto senza avere nessuna traccia tra norme vigenti e quelle che saranno nei decreti”.
Camusso ha anche parlato dell’atteggiamento tenuto durante il confronto dalle imprese: “non contente di una serie di elargizioni già ottenute, hanno continuato a moltiplicare le richieste. C’è l’idea, coerente con la delega data dal governo che dice ‘fate voi’, a dire ora ‘dateci di più’. Non è un’organizzazione positiva del mercato del lavoro, ma una esplicita delega alle imprese”. Ha poi, sempre secondo le agenzie di stampa, così concluso: “è complicato immaginare un 2015 meglio del 2014. Si conferma un atteggiamento del governo indisponibile ad avere un normale rapporto con le organizzazioni sindacali”.