"Al Paese serve una chiara politica di investimenti sulla qualità del lavoro e delle produzioni". E sul lavoro "non serve parlare di come licenziare più facilmente ma di come garantire alcuni diritti fondamentali ai tutti i lavoratori. lo Statuto andrebbe esteso, non ridotto". Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, nel suo intervento di chiusura della Festa della Cgil Roma e Lazio, Piazza Bella Piazza, sabato 13 settembre ha parlato direttamente al governo per chiedere di rimettere al centro il lavoro, gli investimenti, le politiche attive di occupazione. "Stop all’austerità, stop alla riduzione dei diritti del lavoro, basta pensare di rilanciare l'occupazione comprimendo le retribuzioni". 

PiazzaBellaPiazza si è conclusa con l’annuncio di tante altre piazze per il lavoro, a partire da quella della prima decina di ottobre a Roma. "Abbiamo in programma di tornare nelle piazze italiane: ci torneremo a Roma, nei territori, con i lavoratori delle grandi vertenze. Tante iniziative non perché ci sia divisione, ma per il bisogno di far esprimere tutte le situazioni, di ricostruire tutta una rete di solidarietà. Nessuno ci risolve il problema, il mondo del lavoro i problemi è sempre riuscito a risolverli da se, con la capacità di mobilitazione".

Sulle mobilitazioni deciderà mercoledì il Direttivo nazionale della Cgil, mentre a proposito delle scelte politiche da fare e del rapporto tra l’Italia e l’Europa, sabato Camusso ha ribadito che "non vediamo sulle cose concrete il cambiamento annunciato. Si torna sempre di più alle ricette dei 4 governi precedenti. E' colpa anche dell'Europa. Per cambiare il Paese bisogna cambiare il rapporto con l'Europa. Bisogna alzare i toni, perché se il tema è
l'abbassamento del costo del lavoro non è una risposta".