Natale si avvicina, ma per le lavoratrici e i lavoratori del call center C2c (Customer 2 Care) di L'Aquila rischia di esserci ben poco da festeggiare. L'azienda nei giorni scorsi ha infatti comunicato che “per problemi di liquidità” non è in grado di pagare lo stipendio di novembre, né la tredicesima ai circa 180 dipendenti. La risposta non si è fatta attendere: lavoratrici e lavoratori, insieme a Cgil e Cisl, hanno deciso di entrare in assemblea permanente, occupando la sede aziendale, che si trova nel centro del capoluogo abruzzese.

Questa situazione così critica, come spiega Marilena Scimia della Slc Cgil di L'Aquila, dipenderebbe da dissidi tra l'azienda appaltatrice, la CcSud, e la subappaltatrice, C2C, che gestiscono una commessa di Wind/H3G: “Ora – dice a Rassegna la sindacalista – a noi non interessano le loro dispute su chi deve pagare le fatture. Quello che ci interessa è che questi lavoratori e queste lavoratrici, molto spesso intere famiglie che lavorano insieme da anni, possano avere quanto gli spetta e non deludere i loro bambini che aspettano Babbo Natale”.

“Purtroppo – continua Scimia – questa diatriba potrebbe andare avanti ancora per molto, ma noi non possiamo aspettare. Per questo abbiamo chiesto risposte immediate. Se entro oggi (11 dicembre) arriveranno i bonifici siamo pronti a rientrare al lavoro, perché il nostro intento non è di certo quello di danneggiare l'azienda, ma in caso contrario, senza certezze per i lavoratori, la mobilitazione proseguirà”. (Fab.Ri)