È stato firmato oggi (20 gennaio) presso l’assessorato alle Attività produttive del Comune di Palermo l’accordo per il piano di rientro degli stipendi per i 376 lavoratori del call center 4U. Cgil, Uil e Ugl, dopo più di quattro ore di una trattativa, alla presenza dell’ingegner Paul Manfredi, proprietario e amministratore delegato dell’azienda, hanno definito assieme un calendario che stabilisce le date per l’erogazione delle mensilità attese dai lavoratori. Ne dà notizia la Slc Cgil di Palermo.

Al culmine di una nuova giornata di protesta, con lo sciopero indetto da tutte le sigle sindacali, i lavoratori, esasperati, hanno ottenuto finalmente il sì all’erogazione in tempi certi dei loro stipendi. Il mandato dato dai lavoratori alle organizzazioni sindacali era quello di non firmare accordi che non prevedessero novità sul recupero delle mensilità di novembre (il 37% è già stato erogato) di dicembre e della tredicesima. Oggi finalmente l’accordo, che segna una svolta.

“Abbiamo firmato un’intesa che modifica il mandato dei lavoratori e prevede scadenze certe per rientrare in possesso delle somme attese  – dichiarano il segretario della Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso, e la rappresentante di Slc Rosalba Vella –. Entro il 30 gennaio, i dipendenti riceveranno l’intero stipendio di novembre. Il 5 febbraio sarà pagata la tredicesima ai 130 lavoratori che erano a novembre in cassa integrazione, mentre Il 10 dello stesso mese sarà pagato il 100% dello stipendio di dicembre, più il 50% della 13° mensilità. Il 3 marzo sarà erogato lo stipendio di gennaio, più l’altro 30% della tredicesima ed entro il 5 aprile si andrà a totale regime con la normale corresponsione degli emolumenti”. 

“Grazie anche all’opera di mediazione dell’assessore Marano, abbiamo raggiunto un punto di equilibrio per consentire all’azienda di pensare al futuro e allo sviluppo dell’attività del call center. Dall’altro lato – aggiungono i due sindacalisti –, è stato chiesto all’ assessorato, e quindi al Comune, di farsi parte attiva per migliorare e sviluppare i rapporti tra i call center e le  banche, sia per le scoperture che le aperture di credito. Oggi sono state poste le basi per una politica industriale per questo pezzo importante, rappresentato dalla principale industria dei servizi della nostra città. Ci sembra un risultato estremamente positivo. Ora il verbale dell’incontro sarà spedito all’ ufficio provinciale del lavoro”.

Un esito positivo, dunque, che giunge a conclusione di una giornata di protesta con i lavoratori che hanno sfilato in via Ugo La Malfa, armati di striscioni, megafoni e campane, con dei 'flash mob' lungo la strada e l'interruzione del traffico, dalla sede del call center fino all’assessorato alle attività produttive. “Adesso – dice Francesco Brugnone, Rsu del call center di Slc –, dopo la rottura delle trattative, abbiamo sedici giorni di tempo per riprendere la trattativa all’ufficio provinciale del lavoro per la firma degli altri cinque mesi di cig in deroga per 130 dipendenti, a rotazione. In questi mesi i lavoratori si sono comportati in modo più che responsabile, assicurando il servizio, pur senza riscuotere gli stipendi. L’azienda ci ha illusi più di una volta. Ma nessuno era più disposto a continuare”.

“Per noi, Natale e l’Epifania devono ancora arrivare. Babbo Natale lo aspettiamo in via Ugo la Malfa”, hanno scandito durante il corteo i dipendenti, che speravano di ricevere i loro stipendi prima delle vacanze di fine anno.  “Assessore Marano, ci dia una mano”, hanno urlato in molti, fermi sotto la sede dell’assessorato, in attesa della fine dell’incontro dei loro rappresentanti sindacali che ha portato all'intesa.