La Ast di Terni è in salute. Lo hanno confermato i dati presentati lo scorso 25 novembre al Ministero dello Sviluppo Economico nell’incontro di verifica biennale sulle acciaierie ThyssenKrupp. "I risultati ottenuti evidenziano un sito, al netto di diverse decisioni di ThyssenKrupp, che è in sicurezza dal punto di vista economico, produttivo ed occupazionale - scrive la Fiom Cgil di Terni - Obiettivi che hanno caratterizzato la lunga vertenza AST , sui quali convintamente abbiamo lavorato e ci siamo battuti insieme a tutti i lavoratori, riuscendo a modificare il piano industriale originario di TK che prevedeva, per Terni, prospettive diverse e non piacevoli".

Secondo la Fiom, dunque, quanto ottenuto "è frutto della mobilitazione e della determinazione dei lavoratori che sono stati sempre convinti delle ragioni che avevano, delle potenzialità di Terni, della strategicità delle produzioni e del valore professionale e qualitativo delle maestranze".

Ora però, secondo la Fiom ternana, "a fronte di quanto consolidato e raggiunto, crediamo sia giunto il momento di rilanciare una iniziativa finalizzata allo sviluppo del sito ternano sia dal punto di vista produttivo che occupazionale". Temi, questi, posti ufficialmente alla Direzione Aziendale in sede Ministeriale e sui quali la Fiom chiede "un confronto locale per sanare le criticità ancora presenti e produrre accordi che qualifichino la storia e la tradizione delle relazioni industriali territoriali".

Infine, la Fiom ha anche posto il tema del “Contratto Integrativo”. "Pensiamo che i lavoratori in forza che hanno in questi anni contribuito al risanamento aziendale con professionalità ed impegno, ma soprattutto con sacrifici economici, meritino un ruolo ed una attenzione centrale nell’azienda che risponda a qualità del lavoro, partecipazione e giusta redistribuzione dei risultati economici".