“È riuscita la manifestazione dei lavoratori italiani della Maflow a Monaco, davanti alla sede della Bmw”. Così in una nota Sabina Petrucci, responsabile dell’ufficio Europa della Fiom. La Maflow, azienda dell’indotto auto che occupa più di 300 dipendenti a Trezzano sul Naviglio (Milano), è commissariata da mesi e rischia di chiudere per la decisione della Bmw di ritirare tutti gli ordini, l’80 per cento della produzione dell’impresa italiana, rivolgendosi ad aziende tedesche.

“I lavoratori italiani - afferma Petrucci - hanno chiesto solidarietà ai loro colleghi tedeschi. Al presidio sotto la sede della Bmw a Monaco, per la Ig Metall (sindacato dei metalmeccanici tedeschi, ndr) ha parlato il segretario di Monaco, Hans Liska. Successivamente, si è tenuto un incontro con Franz Linner, top manager della Bmw. Non si è trattato di un incontro di cortesia, ma un vero e proprio confronto sindacale dal quale sono scaturiti due impegni della Bmw con i lavoratori della Maflow: partecipare al tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo economico quando sarà convocato e, se in quell’incontro c’è un imprenditore credibile interessato all’Azienda, a riaprire il canale commerciale su nuovi prodotti”.

Conclude la nota: “La riuscita della manifestazione di oggi dimostra che, con la lotta e l’impegno delle lavoratrici, dei lavoratori e del sindacato, si possono ottenere aperture importanti. Ora ci attendiamo, dal versante italiano, altrettanto rispetto e impegno da parte dei tre commissari per l’apertura della gara e la sollecitazione dell’incontro al ministero”.