"Bekaert è la principale produttrice delle gabbiette fermatappo usate per imbottigliare la maggioranza dei vini. Ebbene, Bekaert non può pensare di tappare gli spumanti italiani più famosi in tutto il mondo fregiandosi e facendone un vanto e al contempo trattare i lavoratori italiani peggio di un tappo di spumante di cattiva fattura". I 318 lavoratori dell'azienda storica di Figline Valdarno – che rischiano il posto di lavoro per l'annunciata delocalizzazione della produzione – scrivono (insieme a Rsu e Fim, Fiom e Uilm) ai produttori di spumanti per invitarli a non usare le gabbiette prodotte dall'azienda.

La Bekaert, scrivono, è nata nei primi anni 20 come una fabbrica chimica,"per poi diventare, nell'immediato dopoguerra, proprietà della Pirelli, la più importante casa produttrice di pneumatici in Italia, come voi senz'altro saprete già. Da allora produciamo lo steel cord, una cordicella metallica usata per costruirci sopra la gomma dello pneumatico. Da sempre lo steel cord prodotto a Figline è un'eccellenza italiana per Pirelli che tuttavia, qualche anno fa, decide di scorporare la produzione della cordicella metallica. La fabbrica viene acquistata da un gruppo belga, la Bekaert, appunto. La fabbrica continua a produrre in Italia, fino ai recenti avvenimenti, quando la direzione aziendale ci comunica la sua intenzione di delocalizzare la produzione in altri paesi europei, con minor costo del lavoro e regimi di tassazione favorevoli".

"Tornando a noi, lavoratori italiani della Bekaert e artefici di un prodotto ritenuto da tutti un'eccellenza nel nostro campo, siamo a chiedervi di sostenerci nella nostra battaglia. Sosteneteci, voi che producete un'eccellenza italiana ancora più visibile come i vini e gli spumanti che ci invidiano in tutto il mondo", si legge nel testo.

"Il nostro Paese è famoso nel mondo per le eccellenze che produciamo, frutto dell’ingegno che da sempre ha contraddistinto il lavoro italiano e degli italiani. Anche i lavoratori della Bekeart sono un’eccellenza italiana che va difesa come il Doc dei nostri vini da voi prodotti con tanta sapienza quindi, siamo chiedervi il vostro sostegno, in questa nostra battaglia per tutelare il lavoro in Italia", scrivono i lavoratori.