Secondo la Cgil, la giunta regionale della Basilicata si appresterebbe a commissariare le aziende sanitarie al solo scopo di aggirare il divieto di conferire incarichi “a lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza”. Per il sindacato, si tratterebbe di “un atto gravissimo” e di “fantasia giuridica”, soprattutto perché la sanità lucana è l’unica tra le regioni del Sud a non essere mai stata commissariata.

Tra l'altro, uno degli scopi dichiarati del riordino sanitario della regione avvenuto nel febbraio scorso è stato proprio quello di garantire il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, aggregando le strutture ospedaliere per acuti, “per spalmare eventuali squilibri sulle strutture aggregate”.

Ma il paradosso per la Cgil si raggiunge con l’intento di nominare commissari gli attuali direttori generali, che scadranno il prossimo 18 gennaio: “È bene ricordare che, avendo la Regione provveduto ad aggiornare l’albo dei direttori generali, ben si potrebbe, e anzi si dovrebbe, ricorrere a detto albo per le nomine da effettuare”.

La Cgil lancia dunque un appello al presidente della Basilicata Marcello Pittella, “affinché si facciano scelte nel rispetto della legge e al Consiglio regionale, per esercitare appieno il proprio ruolo”, dato che “una democrazia piena si regge sugli equilibri dei poteri ed è evidente a tutti che se ad agire è solo quello esecutivo si rischia di non essere più in democrazia”.