Sciopero e presidi fino a mercoledì. Poi, un ripensamento della protesta con un progressivo rientro al lavoro dei lavoratori dell'Ast di Terni, dal giorno in cui è previsto un nuovo incontro al ministero della Sviluppo economico. La decisione è stata presa dalle Rsu dello stabilimento. Il nuovo programma prevede che mercoledì mattina alle 6 riprenderà l'attività, solo in alcuni reparti. Il lavoro tornerà a pieno regime gradualmente fino al primo dicembre, ma "sempre in base all'esito della trattativa" al ministero dello Sviluppo economico.

Rimangono intanto attivi i presidi in uscita dalle portinerie, mentre viene sospeso quello in Comune. Era stato il governo a chiedere uno stop dello sciopero per poter avviare una svolta nel negoziato. La trattativa riprenderà quindi mercoledì al Mise. La scelta di rimodulare la protesta è "ragionata esclusivamente dalle organizzazioni sindacali metalmeccaniche insieme alle Rsu come atto di responsabilità rispetto alla ripresa del negoziato", comunicano ancora le Rsu del Gruppo Accai Speciali Terni insieme alle segreterie territoriali di Fim Fiom Uilm Fismic e Ugl.

“La rimodulazione, discussa e approfondita attentamente, condivisa dalla Rsu dal confronto con i lavoratori - si legge nella nota - non è stato possibile organizzarla prima della giornata di mercoledì 26 novembre. La decisione, di non procedere a modifiche prima del 26 novembre, nasce anche in ragione del Comunicato aziendale affisso alle portinerie e pubblicato sui quotidiani locali, considerato elemento di disturbo e di ulteriore frizione tra i lavoratori manifestatosi nell'andamento della stessa assemblea di giovedì”.