Ieri sera l'Inail, l'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, ha comunicato di voler tagliare circa 750 posti di lavoro soprannumerari. Lo rende noto la funzione pubblica della Cisl. “Basta dare i numeri, i vertici Inail aprano subito un tavolo su organici e riorganizzazione”: è la richiesta “urgente” del sindacato.

I tagli annunciati andrebbero a colpire posti effettivamente coperti, che, sebbene potranno tradursi in pensionamenti e prepensionamenti, “provocheranno di certo un danno alla qualità dei servizi erogati dall'ente”, sottolinea la Cisl secondo cui si tratta di “una sforbiciata che non arriva da sola, ma sommandosi a quello operata la scorsa settima in ottemperanza alla legge 148/2011 totalizza una riduzione di oltre 1.800 posti di lavoro. A tutto danno dei lavoratori e dei cittadini”.

“La situazione è grave” denuncia ancora il sindacato, “non abbiamo sentito una sola parola del Governo sull’avvio di sinergie tra gli Enti previdenziali, né sulla riduzione di consulenze, appalti o commesse a società esterne. Azioni indispensabili per compensare tagli e soprannumeri anche tra aree eterogenee, allontanando ogni ipotesi di mobilità per i lavoratori”.

Nei giorni scorsi i Coordinamenti Regionali Inail Fp-Cgil Roma e Lazio, Uil-pa Roma e Lazio Fialp Cisal hanno proclamato, insieme alle loro strutture nazionali, lo stato di agitazione con forme di mobilitazione per tutta la settimana allo scopo di sensibilizzare gli utenti dei servizi sul rischio paralisi dello stato.