Si farà il 27 maggio a Roma la manifestazione che la Cgil Palermo e l'Slc Cgil Palermo avevano sollecitato in questi giorni con il coinvolgimento di tutte le sedi Almaviva d'Italia. La data è stata comunicata dalle segreterie nazionali dei sindacati del settore telecomunicazioni. Anche oggi (11 maggio) tantissimi lavoratori di Almaviva hanno partecipato alla giornata di sciopero indetta dalle sigle sindacali con un corteo dalla sede di via Cordova alla Prefettura.

Mancano ormai solo 24 giorni alla scadenza del procedimento di avvio dei licenziamenti. Resta poco tempo e la tensione sta salendo, come dimostrano i blocchi stradali durante le manifestazioni di questi ultimi due giorni. I sindacati che il 27 scenderanno in piazza chiedono un tavolo ministeriale che coinvolga il ministero del Lavoro e il ministero dello Sviluppo Economico, per trovare una soluzioni possibili alla vertenza.

Oggi una delegazione di rappresentanti sindacali e di lavoratori è stata ricevuta dal capo di gabinetto del prefetto Umberto Massocco e dalla dirigente Maria Baratta. Le Rsu hanno ribadito che la soluzione appare ancora lontana. “Abbiamo chiesto con forza che si riapra il tavolo ministeriale al Mise per delineare delle soluzioni accettabili per chiudere la vertenza – dichiarano Massimiliano Fiduccia e Alice Corso, Rsu Slc Cgil Palermo. - E' stata l'occasione per spiegare le motivazione del no dei lavoratori Almaviva alla proposta aziendale, bocciata dal voto referendario. Abbiamo specificato che la mediazione tentata dal governo, tradotta in una bozza di testo, è stata rigettata perché priva di prospettiva e troppo penalizzante per i lavoratori di Almaviva Palermo, che temono la "cristallizzazione" degli esuberi, anche alla luce della recente riorganizzazione delle due sedi, con la chiusura della sede di via Marcellini e il trasferimento in quella di via Cordova”. 

Ci si attende delle risposte concrete dal governo. “Oltre al rispetto delle regole - aggiungono Fiduccia e Corso -, chiediamo un ammortizzatore sociale più strutturato e dedicato per il settore e la quantificazione e calendarizzazione degli impegni presi dal Mise. Contestualmente abbiamo evidenziato il timore di scelte aziendali che penalizzino il territorio palermitano”. 

La Prefettura di Palermo, che ha ricevuto dai sindacati la richiesta di la convocazione del tavolo ministeriale, ha confermato che solleciterà a sua volta il governo centrale affinché la data del tavolo venga fissata in tempi brevi.