“La trattativa così non può andare avanti”. A dirlo sono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil di Lecco, parlando del futuro della Aerosol Service di Valmadrera. “È andata come ci aspettavamo" afferma Nicola Cesana (Filctem), commentando l'incontro con l'azienda: "La Aerosol non ha saputo dirci quando potrà ripartire la produzione, ma soprattutto quando saranno pagati gli stipendi”. Tra l’altro l’Arpa ha bloccato il ritorno in azienda dei dipendenti. “La produzione non può riprendere a causa della mancata di sistemazione di tutte le prescrizioni ricevute dall’Arpa e dai Vigili del fuoco" hanno spiegato i sindacalisti: "La ragione, come ormai da tempo a questa parte in tutta la vicenda, è legata alla mancanza di liquidità, la stessa che ha portato i dipendenti a essere in arretrato, con oggi, di cinque mesi di stipendio”. Intanto però non si vedono i soldi all’orizzonte. “Ci avevano promesso un aumento di capitale necessario per consentire la ripresa della produzione (500 mila euro), ma l'azienda non ci ha mostrato alcun atto”.

Nel corso dell’incontro del 14 febbraio erano state fissate due scadenze: un primo versamento di una mensilità subito l’indomani e un secondo versamento dopo due settimane dal ritorno al lavoro dei dipendenti, ma solo il primo impegno è stato rispettato. La settimana prossima ci sarà un’assemblea al Fatebenefratelli di Valmadrera, ma si parlerà solo di una chiusura imminente. L’unica strada percorribile alternativa al fallimento della società sarebbe consentire a chi è realmente intenzionato a portare avanti l’attività industriale. “Ma non a speculare – spiegano i sindacati –. Serve che rilevi questa attività che può essere ancora importante e redditizia. L'azienda ci ha assicurato che ci sono due trattative in ballo, ma non abbiamo ricevuto alcuna garanzia”.