Si è parlato di donne, lavoro e diritti. Attraverso le storie di ieri, quelle di oggi e anche attraverso la musica e le “rivisitazioni” in chiave ironica di Vittorio Viviani, accompagnato al piano da Andrea Bianchi. Un’iniziativa non convenzionale quella con cui la Cgil di Perugia, insieme al coordinamento donne dello Spi Cgil, ha voluto accogliere quest’anno la Giornata Internazionale della donna. Prima - introdotta da Patrizia Venturini, segretaria della Camera del Lavoro, che ha coordinato tutta l’iniziativa - c’è stata la presentazione del libro 'Tra vecchi legami e nuovi spazi’, una raccolta di testimonianze di lavoratrici umbre, alcune intervenute anche in prima persona, curato da Saverio Monno, con le interviste realizzate da Oriana Casciani insieme a Feliciano Cervelli (ricordato con affetto da tutti i presenti a un anno dalla sua scomparsa). Poi, dopo l’intervento di Loredana Taddei, della Cgil nazionale, spazio allo spettacolo di Viviani, che ha proposto il suo repertorio di grandi successi fatti “a modo suo”, da “My way” a “La vie en rose”, con testi originali in dialetto napoletano che affrontano, con ironia e sagacia, tematiche politiche e sociali di grande attualità.