“Riteniamo molto grave e biasimiamo il comportamento del ministro degli Interni, Matteo Salvini, che nei giorni scorsi ha pubblicato sui suoi canali social, accompagnandola da un insulto e uno sfottò, la foto di tre giovani ragazze - senza peraltro oscurarne i volti - che hanno partecipato alla manifestazione studentesca milanese del 16 novembre scorso. Questo gesto ha letteralmente esposto le tre giovani donne alla gogna dei social, generando una vera spirale di odio sessista nei loro confronti. La gravità del fatto risiede sia nell’antidemocratica condanna della libera espressione del dissenso sia nell’aver minato l’incolumità di tre ragazze, proprio da parte di chi dovrebbe essere il garante della sicurezza di tutti noi”. Mavì Gardella, responsabile Politiche di genere Fp Cgil Lombardia, sceglie il tema del sessismo in rete, con tutta la violenza, i pregiudizi e le discriminazioni che anche le parole sanno portare, in vista - ma non solo - del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
 
Anche la Fp Cgil Lombardia sostiene che "per contrastare la violenza contro le donne - che non va mai sottovalutata nelle sue varie forme, da quella fisica a quella psicologica, a quella economica e sociale - serve una vera rivoluzione culturale che smonti stereotipi e che parta dagli uomini sia in termini di comportamenti che di linguaggi. Fuori e dentro internet".

“A maggior ragione, un profilo di decoro e rispetto deve averlo un rappresentante delle istituzioni – aggiunge Manuela Vanoli, segretaria generale Fp Cgil Lombardia –. Il buon esempio parte sempre prima da se stessi. Già. Di certo, non aiuta armare per decreto gli italiani, e per giunta facendo cadere l’obbligo di avvisare i propri conviventi del possesso di armi. Non è un bell’esempio per contrastare i femminicidi che, com'è noto, avvengono soprattutto tra le mura domestiche”.

"La nostra categoria, a livello nazionale, ha adottato per la giornata del 25 novembre uno slogan solo in apparenza autoreferenziale, ma che è in realtà un programma, un impegno, e un obiettivo: Fp. Funzione pubblica, Femminile plurale. #CiSiamo, ogni giorno, tutti i giorni, per il diritto delle donne alla libertà, al rispetto nella vita privata e nel lavoro, e a una vita senza violenza. “#CiSiamo, in tutto il paese, e in Lombardia. A partire dal nostro impegno nei luoghi del lavoro pubblico” chiude la dirigente sindacale.