Oltre 5 mila veneti partiranno nella notte alla volta di Torino dove sabato 2 dicembre è in programma una delle cinque manifestazioni interregionali organizzate dalla Cgil “per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani”. Nel capoluogo piemontese lavoratori e pensionati arriveranno a bordo di un centinaio di pullman, oltre che in treno (250 i posti prenotati) o in auto. Moltissimi i cartelli e gli striscioni preparati per l’occasione, soprattutto nelle grandi fabbriche della regione che riempiranno interi pullman in partenza dagli spiazzi antistanti i cancelli aziendali. In occasione della manifestazione scenderanno in sciopero per tutta la giornata i lavoratori del settore agroalimentare, mentre i metalmeccanici attueranno il blocco degli straordinari e delle flessibilità.

A Torino il corteo partirà alle ore 9.30 a Porta Susa e arriverà in piazza San Carlo dove alle 12,30 ci sarà un collegamento video con la piazza di Roma per dare la parola a Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, che prenderà la parola dal palco della capitale. La mobilitazione è stata proclamata dopo l’esito del confronto con il Governo sulla previdenza considerato “insufficiente”. All’insegna dello slogan “pensioni, i conti non tornano”, la Cgil pone principalmente tre ordini di questioni: “bloccare l’innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparità di genere e riconoscere il lavoro di cura delle donne”. Inoltre vengono messi al centro dell’ iniziativa i temi del lavoro e dello sviluppo.