“Tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla vicecomandante della Polizia Locale di Iseo, in provincia di Brescia, aggredita verbalmente, con insulti sessisti e minacce, mentre espletava il suo lavoro. Non è il solo caso del genere che si registra in questi giorni nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori della polizia locale. Sono a stretto a contatto con la cittadinanza, lavorando alacremente dall’avvio dell’emergenza Covid per garantire il rispetto dei provvedimenti assunti. Una condizione che li pone troppo spesso in una posizione di potenziale pericolo, che non possiamo in alcun modo accettare”. Ad affermarlo in un comunicato è la Funzione pubblica Cgil."La Polizia locale, ricorda il sindacato, “è impegnata in prima linea, dalle prime ore di questa emergenza, su tutto il territorio in funzioni di controllo e di contenimento dell’emergenza Covid-19, a garanzia e tutela della salute di tutte e tutti, come autorevolmente ricordato dal Presidente della Repubblica. Per tali ragioni, anche per rispondere a fatti come quelli registrati a Iseo, rivendichiamo ancora una volta l’urgenza e la necessità di garantire al personale della Polizia locale, attualmente gli unici senza, le tutele già previste per le forze di Polizia a ordinamento statale, in merito ai trattamenti previdenziali, assistenziali e infortunistici, nonché la necessità di procedere all’approvazione di una nuova legge quadro sulla Polizia locale”.