Fermarsi un attimo per non “prendere la scossa”, ovvero affrontare il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia in maniera consapevole e informata. È questo il messaggio lanciato da Cgil, Spi e Federconsumatori dell’Umbria che oggi, nel corso di una conferenza stampa, hanno illustrato i contenuti della campagna “Fermati, non prendere la scossa” lanciata da sindacato e associazione dei consumatori in difesa delle persone (oltre 200.000 in Umbria) che si trovano ad affrontare questo passaggio delicato.

“Regna grande confusione anche per le poche (e non sempre chiare) informazioni circolanti riguardo a cosa fare o non fare - afferma Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria - Per questa ragione stiamo predisponendo una capillare campagna di comunicazione, con l’obiettivo di rendere univoche e omogenee le informazioni e fornire indicazioni su quanto sta avvenendo, invitando coloro che avranno bisogno di assistenza a rivolgersi alle nostre strutture".

In particolare, sono i soggetti più anziani e fragili ad essere maggiormente a rischio. “C’è una campagna di marketing iper-aggressiva da parte delle aziende dell’energia (ben 600 nel nostro Paese) che spesso disorienta le persone anziane - sottolinea Andrea Farinelli, segretario generale dello Spi Cgil dell’Umbria - Ad esempio non viene chiarito che gli over 75, ma anche le persone con un Isee molto basso o con disabilità, possono rimanere o rientrare nel mercato tutelato”.

“Il primo consiglio che diamo a chi riceve una chiamata è di riattaccare - rimarca Paolo Del Caro, presidente di Federconsumatori dell’Umbria - perché quasi mai chi è dall’altra parte della cornetta ha interesse a dare tutte le informazioni correte all’utente. Anzi, spesso si ricorre anche a veri e propri inganni, come quello di paventare distacchi di gas o luce, che sono assolutamente impossibili”.

Insomma, Cgil, Spi e Federconsumatori invitano alla massima cautela e a rivolgersi alle strutture del sindacato e dell’associazione presenti capillarmente sul territorio. “Per i clienti vulnerabili la scelta più opportuna al momento è rappresentata dalla permanenza o dal rientro nel servizio di tutela - spiegano ancora Cgil e Federconsumatori - mentre per tutti gli altri la cosa più importante in questo momento è prendersi il tempo necessario per informarsi, senza cedere alle pressioni commerciali di aziende che hanno come unico obiettivo quello di attrarre il maggior numero di clienti possibili”.