abbigliamento

Abbigliamento

Zara (Ancona), partono i primi scioperi

Gennari, Filcams provinciale: "Stipendi troppo bassi rispetto alle mansioni svolte. L'azienda va molto bene, ma c'è un problema di mancata equità". Per il 25 novembre la sigla di categoria Cgil ha organizzato un sit-in dalle 12,30 alle 13,30, mentre il 26 si effettuano due ore di astensione dal lavoro

La vertenza

Itx Italia, prosegue lo stato d'agitazione

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: "Nessun accordo con il gruppo sul contratto integrativo aziendale. Proclamato uno sciopero di otto ore declinato prima a livello territoriale e poi nazionale"

Moda

Tutti uniti per il «made in Italy»

Sindacati, imprese ed enti locali di Martina Franca (Taranto), terra di "cappottari" e aziende manifatturiere, firmano un protocollo per rilanciare la filiera del tessile-abbigliamento, tutelare e valorizzare le produzioni nazionali e l'economia di prossimità

Moda-abbigliamento

Stefanel, meglio il completo

Il celebre marchio della maglieria made in Italy attraversa un declino irreversibile e da settembre 2019 è in amministrazione straordinaria. Per il sindacato vendere è indispensabile per scongiurare il fallimento, ma non a pezzi

Moda

La morsa della crisi

Donne al bivio tra perdita dell'occupazione e rischio dell'inattività. Servono interventi che sappiano colmare l'assenza di servizi e politiche sociali per la riduzione del lavoro di cura

Cgil-Filctem: La Perla, licenziamenti sospesi

Primo risultato raggiunto: aperto il negoziato in sede locale, che vedrà il primo incontro in azienda il 31 luglio. Si discuterà dei 126 esuberi dichiarati dal marchio dell'intimo di lusso. Riconvocato il tavolo al Mise nella prima settimana di settembre

Servimoda (ex Pulzeta): chiedono lo stipendio, l'azienda chiama i carabinieri

Vignozzi (Fiom Firenze): "Inaccettabile il comportamento dell'azienda". Lettera alle griffes committenti

H&M licenzia, sindacati in stato di agitazione

L'azienda ha fatto partire una procedura di licenziamento collettivo per i 4 punti vendita di Milano, Cremona e Venezia. Previsti 95 esuberi. Filcams, Fisascat e UilTucs: “Scelta inaccettabile, agiremo per tutelarei diritti dei lavoratori”