Oggi si è svolto l’incontro tra sindacati e Regione sulla vertenza Mec Italia, ma non c’è stato l’accordo con l’azienda. Filctem, Femca e Uiltec di Ancona non hanno raggiunto l’intesa, poiché la cooperativa si è dichiarata indisponibile a pagare ai lavoratori quote del fatturato derivante dal termine delle lavorazioni. I 65 lavoratori, che da domani sono licenziati, sono in arretrato di tre mensilità e, non avendo raggiunto l’accordo economico, i sindacati chiederanno subito istanza di fallimento.  

L’incontro si è tenuto in Regione, con un presidio davanti al palazzo, perché i sindacati considerano "inaccettabile la metodologia delle cessazioni delle aziende dell’abbigliamento, che sono a tutti gli effetti in subappalto, alla stregua delle aziende dell’edilizia. Contro tale dinamica, che punta allo sfruttamento del lavoro e alla competizione basata sui bassi costi, rispondiamo con un netto no ribadendo il ruolo di tutela e di presidio del territorio".

La vertenza Mec Italia risale al dicembre scorso, con un primo sciopero di dieci giorni. "La ripresa dell’attività lavorativa – sostengono le tre sigle – è stata possibile grazie a un grande patto che prevedeva la costante alimentazione delle linee di produzione e il regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti. Avevamo dichiarato che queste due condizioni avrebbero evitato ulteriori scioperi. Il gruppo ha deciso ora la cessazione e ora chiederemo, per l'appunto, istanza di fallimento".