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“In tutti i luoghi di lavoro, nelle piazze, in ogni ambito di attività l'attenzione è stata grande alla campagna che abbiamo portato avanti insieme a tutto il comitato promotore, segnando la crescita della consapevolezza dei danni che l'autonomia differenziata produrrà per i siciliani. Ci saranno meno diritti, a partire da quelli all'istruzione e alla salute, lo sviluppo sarà pregiudicato e la Sicilia rischia di arretrare pericolosamente”. A dirlo sono i segretario generale della Cgil e della Uil siciliane, Alfio Mannino e Luisella Lionti.
I due sindacalisti hanno sottolineato “il grande contributo dato dal mondo del lavoro nella fase della raccolta delle firme per il referendum per l'abrogazione della legge sull’autonomia differenziata. Questa grande mobilitazione che si è innescata e che si concluderà solo dopo la vittoria del sì al referendum è anche un segnale preciso al Governo regionale, il cui posizionamento sul tema è incomprensibile e si spiega solo con i giochi di potere e delle alleanze politiche che sembrano essere l’unica occupazione di questo esecutivo”.
Dalla Cgil e dalla Uil un appello a “uno scatto d'orgoglio della classe dirigente siciliana per allargare ulteriormente il fronte del no a questa legge e del sì alla sua cancellazione. La campagna – concludono Mannino e Lionti – adesso prosegue”.