Il settore della logistica è profondamente toccato dai temi al centro della consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno. I lavoratori, driver, rider, magazzinieri, e molti altri sono direttamente interessati da tutte le criticità che hanno dato vita all’iniziativa del sindacato: hanno impieghi spesso precari, lavorano in appalto e subappalto, vengono colpiti da infortuni e morti sul lavoro e spesso sono persone immigrate.
Michele De Rose, segretario della Filt Cgil nazionale, spiega nel dettaglio tutti i buoni motivi per votare 5 sì a referendum per un settore che, ci dice, sta assumendo lo stesso peso di quanto ne avevano un tempo le fabbriche.