La violenza di genere e in particolare quella sulle donne, nel mondo del lavoro, può avere tante facce e manifestarsi sotto tante forme. Lo hanno raccontato oggi, 27 novembre, le delegate della Cgil Napoli e Campania nel corso dell’assemblea regionale “Liberae della violenza” promossa dal coordinamento Politiche di Genere. All’assemblea sono intervenute la responsabile Politiche di Genere Cgil Napoli e Campania, Gaetanina Ricciardi, la docente di Sociologia del Lavoro all’Università “Federico II”, Giustina Orientale Caputo, la responsabile delle Politiche di contrasto alla violenza di genere della Cgil nazionale, Giorgia Fattinanzi, il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci e la segretaria Cgil nazionale, Lara Ghiglione, che ha concluso i lavori dell’assemblea.

“Questa iniziativa – ha detto il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci – rientra in una discussione più complessiva che riguarda i diritti e i valori delle persone e su cui c’è da fare una battaglia in difesa delle donne, specie nel mondo del lavoro che non è immune da questa aberrazione culturale. Noi – ha aggiunto Ricci – pensiamo che le donne non vanno lasciate sole e non devono sentirsi in solitudine. Un’organizzazione come la nostra è al loro a fianco e tutela chi vuole denunciare anche quello che può sembrare un’asimmetria del potere, del tipo ‘io sono il capo e quindi mi è tutto consentito’”.

Ricci: “In Campania alle recenti regionali elette solo otto donne su 50 consiglieri”

“Nell’assemblea di oggi – ha proseguito Ricci – facciamo anche una riflessione sulla legge sul consenso su cui c’è stata una retromarcia dai connotati elettoralistici. Poi c’è anche il tema della rappresentatività delle donne in politica. Le elezioni regionali in Campania ci hanno consegnato su 50 consiglieri eletti solo otto donne. La preferenza di genere, in questo caso, non è servita a nulla. C’è davvero un percorso culturale da fare che – ha concluso il segretario generale Cgil Napoli e Campania – ha bisogno di tutti quanti, al di là delle ideologie”.

Ghiglione, Cgil: “La libertà delle donne passa attraverso l’autonomia economica e il lavoro”

“Il titolo di questa iniziativa – ha detto Lara Ghiglione, segretaria Cgil nazionale - è molto rappresentativo di quello che proviamo a dire oggi, cioè che la libertà delle donne si acquisisce attraverso l’autonomia economica e il lavoro. Il lavoro sicuro che permette alle donne di denunciare situazioni di violenza nei luoghi di lavoro, di emanciparsi, di poter veramente autodeterminarsi. In questo Paese non c’è assolutamente una condizione paritaria. Le donne sono svantaggiate dal punto di vista occupazionale e c’è una fortissima cultura patriarcale che marginalizza le donne. Una cultura del possesso – ha aggiunto –che va assolutamente smantellata, a partire dall’educazione all’interno delle scuole. E anche i luoghi di lavoro devono diventare luoghi sicuri per le donne. Luoghi in cui possono essere valorizzate e considerate perché – ha concluso –  c’è ancora una cultura che ci marginalizza e ci discrimina per tante ragioni, su tutte la maternità”.