Il governo non è arrivato al tavolo con una proposta "prendere o lasciare", la discussione è aperta. È quanto si apprende al termine dell'incontro sulle pensioni, che si è svolto oggi (3 febbraio) presso il ministero del Lavoro. Dopo la riunione il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, dichiara alle agenzie: "C'è un impegno a fare i calcoli. È importante che il governo non sia arrivato con una proposta prendere o lasciare: il confronto è aperto". Il sindacalista quindi aggiunge: "È importante anche essere partiti dai giovani, noi pensiamo ad una vera riforma previdenziale".

Per il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, "l'esecutivo riconosce la proposta contenuta nella piattaforma unitaria dei sindacati, sulla necessità di istituire una pensione di garanzia per i giovani. Per noi è una grande priorità". Così il segretario generale aggiunto della Uil, Pierpaolo Bombardieri: "Il governo recepisce la piattaforma dei sindacati, c'è disponibilità ad entrare nel merito".

Oggi è iniziato il percorso di incontri tecnici e operativi sulla riforma delle pensioni post Fornero, a cui lavoreranno governo e sindacati in vista della prossima legge di bilancio. Il tavolo odierno si è occupato in particolare della pensione contributiva di garanzia per i giovani per cercare di assicurare loro "assegni dignitosi" con cui lasciarsi alle spalle carriere discontinue, precariato e lavori mal pagati. Un dossier che vede un intento comune tra il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e Cgil, Cisl Uil ma la partita non è semplice.

Febbraio sarà un mese denso di appuntamenti: adesso le parti torneranno ad incontrarsi il 7 febbraio per affrontare il nodo pensionati, il 10 si parlerà invece di flessibilità in uscita, il 19 febbraio di previdenza complementare. La data dell’incontro sulla non autosufficienza è ancora da definire.

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha parlato dell'avvio di "un confronto serio, un inizio importante che va nella direzione di rispondere alla nostra piattaforma“. Per il leader della Cgil “servono regole comuni, ad esempio di uscita flessibile dai 62 anni, ma servono anche misure che riconoscano le differenze tra uomini e donne così come per i lavori gravosi. Quest'anno – prosegue Landini – il governo vuole fare una discussione sul Def nel mese di aprile, quindi fare questa verifica a marzo sull'insieme della questione previdenza significa avere chiara la strada che vogliamo percorrere”.