“Sono fiducioso che nel più breve tempo possibile possa ritornare a Riace e ricominciare. Ci sono cose più difficili da sopportare”. Lo ha detto il sindaco di Riace, Domenico Lucano, intervenendo in collegamento Skype a un convegno sul tema ‘Riace: un modello di accoglienza per il Molise’, organizzato a Campobasso dalla Diocesi, dal mensile culturale Il Bene Comune, dall'associazione ‘Dalla parte degli ultimi’, da Cgil e Centri di ricerca ‘ArIA’ e ‘Biocult’, per parlare di accoglienza e integrazione.

Accoglienza e integrazione in una regione fortemente caratterizzata da aree interne a forte rischio di spopolamento. Ecco perché il modello Riace rappresenta “un modello da imitare”. E il sindaco, Mimmo Lucano, difende quel modello e attacca la “propaganda politica degli ultimi anni sul tema”. “Questa – ha detto nel corso del collegamento via Skype – ha portato al centro del dibattito politico l'immigrazione, declinandola come paura, emergenza, degrado ambientale e umano, pericolo per la sicurezza. Riace ha dimostrato che tutto questo non esiste. E se l'integrazione è stata possibile in un piccolo paese della Calabria, si può fare ovunque”.

Il sindaco, finito agli arresti domiciliari per le irregolarità nella gestione delle iniziative di accoglienza, ha sottolineato che proprio l'arrivo di immigrati ha permesso di rivitalizzare un paese falcidiato dall'emigrazione. “Non faccio la vittima – ha rimarcato –, ma mi sforzo di trovare l'orgoglio per rispondere alle accuse e difendere le scelte fatte. A Riace grazie agli immigrati abbiamo l'asilo multietnico, un luogo incredibile e meraviglioso, abbiamo recuperato la scuola con una pluriclasse, aperto diversi laboratori artigianali e rivitalizzato un paese destinato a scomparire”. 

Tra gli organizzatori dell'incontro con il sindaco, come detto, c'è anche la Cgil del Molise che nei giorni scorsi aveva anche lanciato la proposta, indirizzando una richiesta ufficiale ai consiglieri, al presidente del Consiglio comunale di Campobasso e al sindaco Antonio Battista di assegnare la cittadinanza onoraria a Lucano, “uomo simbolo di percorsi solidali di accoglienza e integrazione”.

Nella nota, il neosegretario del sindacato, Paolo De Socio, sottolinea che l'assegnazione del riconoscimento “costituirebbe un gesto di alto valore simbolico a premio di un'esperienza amministrativa difficile e complessa che ha saputo coniugare i valori costituzionali con l'emergenza incombente dell'accoglienza e dell'integrazione delle persone immigrate”. Alla richiesta si sono uniti come primi firmatari i responsabili di diverse associazioni. I sottoscrittori segnalano agli amministratori del capoluogo che Riace, per i comuni del Molise interno, “rappresenta un fecondo modello di successo per la rigenerazione dei territori e delle nostre comunità regionali”.