"Riteniamo scandaloso permettere alla burocrazia di soffocare quanto di buono è stato fatto in termini di programmazione e di pianificazione del rilancio dei porti di Livorno e di Piombino che continuano, però, a non vedere realizzato quanto è sulla carta a causa della lentezza procedurale di questo nostro Paese". Così in una nota Cgil, Cisl e Uil di Livorno, che invocano per il porto cittadino "una governance in piena efficienza e in tempi rapidissimi, senza ulteriori proroghe o rinvii rispetto alla nomina del Segretario Generale e all’insediamento del Comitato di Gestione".
Secondo i sindacati "senza la piena realizzazione delle previsioni contenute nel Piano Regolatore Portuale, il porto sarà inevitabilmente marginalizzato, trasformandosi in uno scalo di secondo piano e rischiando di dover abbandonare completamente il traffico dei contenitori. Sul rilancio infrastrutturale si fonda l'accordo di programma per Livorno e tutta la Città dovrebbe spingere in questa direzione, affinchè, attraverso un'offerta logistica moderna, si possano gettare le basi anche per un possibile sviluppo industriale", scrivono i sindacati.
"Il porto rappresenta uno dei volani fondamentali per dare occupazione alla città - insistono Cgil, Cisl e Uil - mentre, ancora oggi, si soffrono condizioni di difficoltà e non si sono ancora chiuse vicende che vedono perdite di posti di lavoro".