“Basta alibi, contrastare il declino e il degrado di Roma è un dovere di tutti. Questo protocollo segna una svolta. È tramontata l’idea di potercela fare da soli”. Questo il commento di Michele Azzola, segretario generale della Cgil Roma e Lazio, dopo la firma in Campidoglio del protocollo sulle relazioni sindacali.  

“Il documento sottoscritto con la Sindaca Virginia Raggi – afferma il dirigente sindacale – parte da un’analisi impietosa delle condizioni in cui versa la città in termini generali, situazione aggravata dalla deindustrializzazione dell’intera economia del Lazio, che sta portando le aziende a fuggire dal nostro territorio. Perdiamo lavoro qualificato e a tempo indeterminato per creare lavoretti precari e mal pagati, situazione trascina in basso l’intera economia, con l’affacciarsi di nuovi bisogni, nuove povertà, fenomeni di emarginazione e degrado nelle periferie che sembrano inarrestabili”.

“L’amministrazione – aggiunge il leader Cgil – deve attivare politiche che rivitalizzino i servizi. Paghiamo il prezzo di anni di malagestione e di un debito imponente, che non consente di trovare le soluzioni all’interno del solo ambito comunale. Inoltre, sopportiamo i costi derivanti dall’essere la Capitale d’Italia, perché tutta la struttura politico-amministrativa e di rappresentanza generale grava sulla città. È necessario un impegno concreto da parte di tutti, perché è evidente che Roma da sola non può farcela. In tal senso, abbiamo apprezzato le aperture fatte nei giorni scorsi dal presidente della Regione, Nicola Zingaretti. Servono sforzi straordinari che richiedono l’apertura di un tavolo, presieduto da Palazzo Chigi, che veda la presenza di Regione e Comune e di tutti gli attori sociali ed economici presenti sul territorio”.  

“Partiti e movimenti facciano un passo indietro e lascino che le Istituzioni locali, elette dai cittadini, collaborino per elaborare un piano, operativo e coperto da risorse certe, in grado di risolvere i problemi storici: rifiuti, trasporto pubblico locale, manutenzione e costruzione delle infrastrutture viarie e ferroviarie, rilancio del welfare. Infine, nel Piano per Roma andranno identificate politiche industriali in grado di permettere lo sviluppo dell’economia, a partire dalla produzione audiovisiva, tecnologica e agroalimentare, del commercio e del turismo, che rappresentano opportunità imperdibili. Chiediamo al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, di convocare il tavolo per Roma Capitale per governare il progetto di rilancio della città. Per questo, le cittadine e i cittadini eleggono le loro istituzioni, e chi si sottrarrà a questo vincolo è destinato a pagare un prezzo altissimo in termini di disaffezione dalla politica”, conclude il sindacalista.