Nuovo slittamento al 26 agosto per la procedura di licenziamento collettivo degli operai delle aziende confiscate del gruppo Aiello (Ati Group, Emar ed Ediltecna). Nella riunione convocata nei giorni scorsi al centro per l’impiego, i sindacati Fillea Cgil e Uil Uilm hanno ribadito la richiesta di revoca della procedura di licenziamento sostenendo “l’inadempienza” dell’Agenzia dei Beni confiscati rispetto al percorso concordato.

“Abbiamo chiesto che l’Agenzia si pronunci al più presto – dichiara il segretario della Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra - Peraltro il rappresentante dell’Agenzia, che questa volta era presente, ha riferito che l’Agenzia deve ancora deliberare attraverso il suo Consiglio direttivo, che si riunirà a settembre, sull’assegnazione dei beni aziendali alla cooperativa e anche sulle rimanenti commesse".

Secondo Piastra "tale condotta da parte degli amministratori e da parte dell'Agenzia, che non hanno mai risposto alle tante lettere di sollecito che abbiamo mandato come sindacato, stanno conducendo ai licenziamenti senza alcuna prospettiva per i 109 lavoratori". Ora i sindacati attendono la deliberazione, per acquisire "con chiarezza le modalità di applicazione del codice antimafia, ossia dell'articolo 48 comma 8, sullo stato delle commesse e sulla disponibilità aziendale a supportare la cooperativa dei lavoratori con un piano di start up".

"E abbiamo chiesto - conclude Piastra - dal momento che l’amministratore giudiziario Dara ha ribadito che una parte dei lavoratori potrebbe essere impiegata nei lavori di rifacimento della clinica Santa Teresa, che anche su questo debbano arrivare le conferme dell’Agenzia. Il funzionario incaricato dall’Agenzia neanche su questo punto é stato in grado di confermare né di smentire. Quindi per proseguire riteniamo necessaria una deliberazione dell'Agenzia dei beni confiscati”.