"Questa mattina abbiamo ricevuto da parte dell’impresa la lettera di procedura di mobilità, datata 23 ottobre, in cui s'identificano 9 licenziamenti, in pratica di tutti i lavoratori oggi occupati presso il cantiere navale Rodriquez di Pietra Ligure. A questo punto, è necessario che la Regione Liguria, così come da noi richiesto, convochi un incontro, finalizzato al ritiro dei licenziamenti e al mantenimento degli impegni sottoscritti in diversi accordi, a partire dal protocollo d'intesa di marzo 2007". Così la Fiom di Savona in una nota.

"Alla luce della lettera di licenziamento inviata dall’impresa, che oltre a non rispettare gli accordi non rispetta neppure i lavoratori, che da più di 9 anni si vedono ridotti il salario, è necessario, così come deciso nell’ultimo consiglio comunale di Pietra Ligure, che sia convocata al più presto un'assemblea specifica, in cui vengano coinvolti tutti i soggetti interessati, in primis l’impresa che ha le responsabilità più grandi di questa vicenda", aggiunge il sindacato.
 
“I lavoratori non avranno più un sostegno al reddito a partire dal 1 gennaio 2016; è necessario, quindi, come concordato nei vari verbali Istituzionali, che tutti i soggetti firmatari degli accordi, Comune di Pietra Ligure, Regione, Provincia e azienda, facciano quello che hanno condiviso con il territorio e soprattutto con i lavoratori: accordi che prevedevano come punto fondamentale la continuità occupazionale e di reddito dei lavoratori del cantiere, come presupposto determinante alla approvazione dell’intero progetto di riqualificazione dell’area", proseguono le tute blu.

"Tenendo conto che l’iter dell’intera operazione di riqualificazione delle aree, dove attualmente insiste il cantiere navale è stato avviato ad aprile 2006, e la prima Conferenza dei servizi è stata indetta a gennaio 2007, e che i lavori veri e propri sono iniziati soltanto a fine 2014, per poi essere sospesi nel periodo estivo del 2015 (giugno – settembre), ora è arrivato il momento di dare risposte concrete ai lavoratori. Gli accordi sottoscritti da istituzioni, sindacato e impresa, prevedono una cosa molto semplice: che nelle opere di ristrutturazione delle aree venga data priorità alla realizzazione di quelle opere che consentano di limitare al massimo il tempo d'inattività del cantiere navale, indicativamente previsto per inizio 2010", conclude la Fiom locale.