Si è svolta a Bolzano nella mattinata di venerdì 12 dicembre la manifestazione promossa da Cgil-Agb e Uil-Sgk, per lo sciopero generale indetto a livello nazionale contro il Jobs Act e la legge di stabilità. Sul palco allestito in una piazza Matteotti, questa mattina variopinta di bandiere e ombrelli simbolicamente bucati e aperti, come ideale adesione al flash mob organizzato dai giovani Cgil davanti al senato, nella capitale, si sono susseguiti gli interventi di rappresentanti del mondo del lavoro, dei segretari generali delle tre sigle sindacali, Alfred Ebner, Toni Serafini e Toni Tschenett. Ha concluso la carrellata il segretario nazionale della categorie delle nuove identità del lavoro NidIL CGIL, Claudio Treves. In Alto Adige ha aderito in modo attivo alla mobilitazione il sindacato di lingua tedesca Asgb.

"La mobilitazione sta registrando un’elevata adesione di lavoratori tra i metalmeccanici, nelle grandi realtà produttive del capoluogo - si legge in una nota della Cgil Agb di Bolzano - dell’80% l’adesione allo sciopero nello stabilimento dell’Aluminium Bozen (ex Sapa Profili), stessa percentuale si registra alle Acciaierie Valbruna. Soddisfacente l’adesione all’Iveco, anche se molto diversificata a seconda dei reparti". Buono l’andamento anche in periferia, dove il picco si è raggiunto alla Gkn Driveline di Brunico, dove circa la metà dei lavoratori del primo turno, questa mattina, ha incrociato le braccia: “Difficile comunque trarre le conclusioni in queste ore – fanno sapere i segretari della categoria di Cgil-Agb e Uil-Sgk - trattandosi di realtà produttive a ciclo continuo e soggette quindi a turnistica”.

Stesse dinamiche nel comprato dei chimici ed elettrici che rappresentano alcune delle realtà industriali più problematiche dal punto di vista occupazionale: il dato evidente è stata la partecipazione in piazza di tutti i delegati dei principali siti produttivi, da Röchling, dove l’adesione allo sciopero è stata ottima, a Finstral e SunEdison (ex Memc), per la quale - fanno espressamente sapere dall’ufficio personale- i dati non saranno disponibili prima di lunedì. Presenti i delegati del comparto energia di Enel, AeW e Sel.

Delegati in piazza anche per quanto riguarda il settore del commercio: la grande distribuzione ha fatto registrare una percentuale intorno al 60% di astensoni dal lavoro; buona - riferisce la Cgil - l’adesione nelle aziende e cooperative di servizio del pulimento del settore socio-sanitario, nel quale l’astensione si aggira intorno al 65%. Turismo e mense 40%: “Un dato che avrebbe potuto essere più alto – fanno sapere le sigle sindacali – se gli appalti maggiori non fossero soggetti alla legge 146, per la garanzia dei servizi essenziali”. Presenti in piazza i delegati di Serenissima, Markas, Cir Food.

Per quanto riguarda la sanità, l’adesione è stata a macchia di leopardo, con picchi che hanno comportato la chiusura di alcuni servizi, come alcuni poliambulatori a Merano, e i punti di prelievo degli ambulatori di microbiologia a Bolzano, in via Amba Alagi. Buona l’affluenza tra i dipendenti del Comune di Merano, con la chiusura al pubblico di diversi sportelli.

Molto buona - conclude la nota della Cgil - la stima della partecipazione allo sciopero nel settore del trasporto pubblico (Sad e Sasa), ma per la certezza dei numeri è necessario attendere probabilmente lunedì. Soddisfacente anche l’adesione alle Poste, in particolare al CPO di Bolzano, ma anche in questo caso per i numeri è necessario attendere qualche giorno.